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CHIESA DI SAN PAOLO - CENNI STORICI 

Autrice: Cristina Righetti

Il nostro quartiere nasce negli anni Sessanta con l’espansione della città di Bolzano.

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Nel 1958 vi si insediano i rioptanti, cioè la popolazione di madrelingua tedesca che dopo il periodo fascista decide di rimanere in Alto Adige.

Nelle nuove case si trasferiscono operai e dipendenti della zona industriale; sono famiglie numerose che arrivano dalle zone più povere: via Napoli, Piani e Don Bosco. Diventa da subito un quartiere difficile, mancano i servizi e spesso è teatro di piccola delinquenza e droga minorile.

Il sindaco di quel tempo, Giorgio Pasquali, insieme alla Curia, prevede, oltre alla creazione del nuovo quartiere CEP, anche la costruzione di una Chiesa destinata alla cura delle anime per questa nuova zona.

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Il 15 dicembre 1965, il vescovo, mons. Josef Gargitter, costituisce a tutti gli effetti la nuova Parrocchia di San Paolo.

Contemporaneamente nasce anche la parrocchia di Santa Geltrude per i fedeli di lingua tedesca.

La parrocchia di San Paolo viene affidata a don Pietro Laner.

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La chiesa di fatto, ancora non esiste! Sarà poi progettata da Peter Paul von Putzer, noto architetto dell’epoca e la sua costruzione verrà affidata all’ impresa De Gasperi. Il terreno invece viene messo a disposizione dall’allora GESCAL, GEStione CAse per i Lavoratori. Si trattava di un fondo destinato alla costruzione ed alla assegnazione di case ai lavoratori. Gli inizi incontrano grandi difficoltà sia burocratiche, che economiche. I lavori vanno a rilento. La comunità però non può aspettare: ha bisogno di un punto d’incontro; le prime messe si celebrano nella cappella della Casa del Giovane Lavoratore Giovanni XXIII.

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Nel 1968 inizia la costruzione dalla canonica.

La messa viene celebrata nel garage appena costruito, dove gli Scout presenti da subito in parrocchia, allestiscono un altare da campo: sembra veramente la grotta di Betlemme. La gente apprezza lo sforzo, i fedeli aumentano e lo spazio non basta più; ci si sposta allora nella sala dietro più grande (oggi la sala interrata). È comunque un ambiente precario, di fortuna, che però ci fa pensare ai tempi in cui san Paolo cercava di evangelizzare e forse proprio da questo il nome della parrocchia. Pian piano la chiesa prende forma e diventa accessibile già prima della consacrazione. Nella Settimana Santa del 1971, ancora incompleta, la comunità ne prende possesso: è completamente spoglia.

 

Solo nel 1983, il Vescovo Josef Gargitter la consacrerà definitivamente. Non essendo più disponibili reliquie di San Paolo, l’altare maggiore contiene le reliquie di San Giovanni Bosco, Sant’Ignazio vescovo e San Vincenzo Martire. Nella sua omelia, il Vescovo ricorda che il Signore non ha bisogno di una casa, ma noi uomini abbiamo bisogno di Cristo in mezzo a noi e che la Chiesa siamo noi.

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Nel 1989 don Pietro Laner si ritira a Pochi. Gli succede come parroco don Paolo Arnoldo, che qui era già stato cappellano dal 1970 al 1974. Da sempre sacerdote a fianco dei giovani si occupa, fra le varie cose, della sistemazione della Chiesa soprattutto sotto l’aspetto artistico con una serie di interventi che l’hanno resa più bella, accogliente ed ospitale, spronato anche dai danni causati da un piccolo incendio, proprio durante la visita del Vescovo.

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A don Paolo Arnoldo succede don Luigi Falconi, deceduto il 21 maggio 2002.

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A partire dal 10 giugno 2002 l’incarico della guida dell’unità pastorale Beata Vergine Maria del Santo Rosario e San Paolo viene assunto dall’attuale parroco, don Luigi Cassaro, Decano e responsabile del Settore IRC -Insegnamento della Religione Cattolica.

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Approfondimenti:
L'interno della chiesa
Il ciclo degli apostoli

La Madonna dell'Equilibrio

Le vetrate

Il fonte battesimale

Il Cristo Nero

L'organo 

La Cappella di Santa Lucia​

LE VETRATE

Sul portale è invece rappresentata la caduta da cavallo di san Paolo e la sua folgorazione sulla via di Damasco. Con queste immagini, l’autore, don Paolo Arnoldo, ha reso subito chiara la dedicazione della chiesa. Le vetrate soprastanti rappresentano invece i sette Sacramenti: ha voluto ricordare che i Sacramenti sono fondamento di tutta la nostra vita cristiana, segni sensibili ed efficaci della grazia, istituiti da Cristo ed affidati alla Chiesa.

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